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Piramide di Cheope: scoperto un nuovo corridoio in una delle sette meraviglie del mondo antico

03-03-2023 07:10 - News
Il corridoio nascosto ritrovato oggi nella Piramide di Cheope grazie ai prodigi della tecnologia moderna potrebbe rivelarsi - secondo il celebre egittologo Zahi Hawass - una delle scoperte più importanti del secolo e condurre alla vera stanza di sepoltura del faraone Cheope.
Nel giorno del 105° anniversario dell’ingresso dell’esploratore padovano Giovanni Battista Belzoni nella Piramide di Chefren (2 marzo 1818), è stata annunciata – o meglio, confermata – la scoperta di un corridoio nascosto nella vicina Piramide di Cheope, una delle sette meraviglie del mondo antico.

Questa mattina, infatti, all’ombra della Grande Piramide si è tenuta una conferenza stampa in cui sono stati comunicati gli ultimi risultati dello ScanPyramids Project, progetto internazionale che dal 2015 analizza la struttura interna delle grandi piramidi della IV dinastia (2620-2500 a.C. circa) nei siti di Dahshur e Giza, a sud del Cairo, con l’intento di individuare eventuali camere o corridoi finora sconosciuti. Per farlo, un team di studiosi egiziani, francesi, canadesi, giapponesi e tedeschi, coordinati dalla facoltà d’Ingegneria dell’Università del Cairo e dal francese HIP.institute (Heritage, Innovation and Preservation), si è avvalso delle tecnologie più avanzate che superassero, senza danni, l’impossibilità di spostare i pesanti blocchi in calcare.

Nello specifico, dopo la termografia a infrarossi, prospezioni con georadar e simulazioni 3D, è stata impiegata la radiografia muonica, tecnica che permette di misurare la quantità assorbita di muoni, particelle con carica negativa che si formano dallo scontro dei raggi cosmici con gli atomi dell’atmosfera, dopo il loro attraversamento di strutture solide. Il metodo è stato elaborato in Giappone per il monitoraggio dei vulcani (ma recentemente anche per il Vesuvio) ed è stato applicato perfino per verificare, a distanza di sicurezza, la situazione dei reattori di Fukushima dopo l’incidente nucleare del 2011.

In questo modo, disponendo sensori in punti strategici nelle piramidi, è possibile studiarne il nucleo interno e individuare eventuali spazi vuoti come camere o passaggi come condiviso negli articoli pubblicati su Nature Communications e NDT & E International.

Effettivamente, già tra il 2016 e il 2017 erano state individuate due anomalie, tra le quali la maggiore, posizionata sopra la cosiddetta Grande Galleria, aveva attirato l’attenzione dei media e acceso un aspro dibattito nella comunità scientifica. La seconda, il “nuovo” corridoio rivelato oggi, è stata indagata con ulteriori esami da due squadre separate della Nagoya University e della CEA (Commissariat à l'Énergie Atomique et aux Énergies Alternatives), che hanno lavorato indipendentemente e utilizzando telescopi muonici diversi.

I risultati sono poi stati confrontati e hanno confermato l’esistenza di un vuoto e ne hanno tratto con una precisione mai vista finora le misure. La struttura – lunga 9 metri, larga 2,10 e alta 2 – si cela dietro i grandi blocchi “a chevron” (a V rovesciata) sulla facciata settentrionale della piramide, poco sopra il tunnel fatto scavare nel IX secolo dal califfo al-Ma’mun e tutt’oggi utilizzato dai turisti per entrare. La prova definitiva è finalmente arrivata grazie a una sonda endoscopica che, inserita nell’intercapedine tra due blocchi, ha filmato dopo 4500 anni l’interno.

Meno chiara è la funzione del corridoio. La copertura a capanna, simile a quella della Grande Galleria e alle camere di scarico sopra la Camera del Re, porterebbe a pensare che si tratti di un metodo per ridurre il peso gravante sul sottostante passaggio discendente che partiva dall’ingresso originario.

Meno prudente è invece il celebre egittologo Zahi Hawass – fra l’altro membro del comitato scientifico permanente che ha controllato i risultati del progetto – che ha parlato di scoperta del secolo e del possibile accesso alla vera stanza di sepoltura del faraone Cheope.

https://www.nationalgeographic.it/piramide-di-cheope-scoperto-un-nuovo-corridoio-in-una-delle-sette-meraviglie-del-mondo-antico?fbclid=IwAR1AzaQGsdt-OBe2o2fND95MfR74pmNEgN7xWwJludnAGd61yPqsxdQy0ow



Fonte: NATIONAL GEOGRAPHIC ITALIA

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