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Egitto, reperti di una città sommersa riemergono dal mare al largo di Alessandria

25-08-2025 17:53 - News
Nelle acque della baia di Abu Qir, ad Alessandria d’Egitto, gli archeologi hanno recuperato diversi reperti risalenti a duemila anni fa. Si tratta di templi, abitazioni, riserve idriche e un molo di 125 metri. “Ci sono molti elementi sott’acqua, ma ciò che possiamo recuperare è limitato. Recuperiamo solo pezzi selezionati secondo criteri rigorosi. Il resto rimarrà parte integrante del nostro patrimonio sottomarino”, ha dichiarato il Ministro del Turismo e delle Antichità Sherif Fathi.
Reperti perfettamente conservatiI reperti rinvenuti appartengono a Canopo, un’antica città portuale del Delta del Nilo, che fu inghiottita dal mare insieme al vicino porto di Eracleion a causa di terremoti, tsunami e dell’innalzamento del livello delle acque. Mohamed Ismail, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, ha affermato che le statue, prive di testa e di piedi, le parti più fragili, si sono perfettamente conservate sul fondo dopo il crollo in mare.
Tra i ritrovamenti più rilevanti figurano una sfinge di quarzo con il cartiglio di Ramses II, una statua tolemaica in granito, un nobile romano in marmo e un mercantile con ancore in pietra. In linea con i criteri della Convenzione UNESCO del 2001 sul patrimonio sommerso, gli archeologi hanno riportato in superficie solo i reperti che rispondono a determinati requisiti scientifici. Altri, al contrario, rimangono sul fondale come parte integrante del sito archeologico.



Fonte: Blitzquotidiano