Oggi vi parlerò di Dante Alighieri, il Sommo poeta della lingua italiana.
Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265. Nel 1274 all’età di nove anni per la prima volta incontra Bice figlia di Folco Portinari che idealizzata secondo i canoni dello stil novo ( parla dell’amore, della bellezza per Beatrice)
Nel 1273 venne a mancare la madre ed il padre passò in seconde unendosi con Madonna Leppa da cui nacquero tre figli. Di Dante sappiamo che non crebbe negli affetti familiari.
A 18 anni morì il padre, essendo maggiore di quattro figli, secondo la legge dell’ epoca, diventò orfano maggiore. La famiglia non viveva in buone condizioni economiche per cui Dante fu costretto a vendere un credito ereditato dal padre.( in parole semplici , cessione del credito io vendo perché ho bisogno di soldi ,ma alla
fine ho pochi soldi non della cifra dovuta)
Dopo un breve accenno sulla vita di questo personaggio storico, desidero portare il lettore perché il Sommo poeta della lingua italiana scrive la Divina Commedia e se esiste un collegamento con la cultura islamica.
Andiamo con ordine ogni passo è importante, per riuscire a capire.
Dante scrive la Divina Commedia, perché secondo il concetto medioevale, la commedia è un genere letterario, col quale si narra un’ avventura o meglio una peregrinazione che inizia male ma che in seguito andava a finire bene, un’ avventura a lieto fine.
La Commedia inizia il 4 Aprile 1300 è termina il 10 dello stesso mese, ma ancora una volta le fonti storiche non sono concordi: si cita 8 Aprile sul testo del Sapegno .Il viaggio si compone in tre giorni.
Nel Corano troviamo XCVII “La sura del Destino” “Notte di pace fino allo spuntar dell’ Aurora v5”La medesima notte di Dante, il momento oscuro dove gli uomini si trovano assaliti dai loro peccati.
Nella Divina Commedia troviamo tanti punti di riferimento con il Corano, il Sommo Poeta conosceva anche i libri di Avcenna e Averroè.
Ancora una volta Occidente e Oriente sono vicini al mondo della cultura, a questo punto definisco Dante filosofo islamico.
