Eni, nuova scoperta di gas al largo dell’Egitto nelle arenarie del Miocene e dell’Oligocene

16-01-2023 08:05 -

Una nuova importante scoperta di gas al largo dell’Egitto. È quella fatta dall’Eni nel pozzo esplorativo Nargis-1 — nella concessione «Nargis Offshore Area», nel Mar Mediterraneo orientale — che potrà essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle infrastrutture esistenti del gruppo. Il pozzo Nargis-1, perforato in 309 metri d’acqua dalla nave di perforazione Stena Forth — spiega il gruppo in una nota — ha incontrato circa 61 metri di arenarie del Miocene e dell’Oligocene contenenti gas. «Nargis-1 conferma l’efficacia della strategia di Eni con focus sull’offshore egiziano, che la società svilupperà ulteriormente grazie alla recente aggiudicazione dei blocchi esplorativi North Rafah, North El Fayrouz, North East El Arish, Tiba e Bellatrix-Seti East», si legge nel comunicato.

Eni, in Egitto dal 1954

La concessione «Nargis Offshore Area» ha un’estensione di circa 445.000 acri (1.800 chilometri quadrati). Chevron Holdings C Pte. Ltd. è l’operatore con una quota del 45%, mentre IEOC Production BV, consociata interamente controllata da Eni, detiene una quota del 45% e Tharwa Petroleum Company SAE detiene una quota del 10%. Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata Ieoc. La società è attualmente il principale produttore del Paese con una produzione di idrocarburi di circa 350.000 barili di olio equivalente al giorno. In linea con la strategia net-zero entro il 2050, Eni è impegnata in una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti Ccs, impianti di energia rinnovabile, agri-feedstock per la bioraffinazione e altri.

Fonte: msn